Nella sezione corti internazionali competeranno tra loro ben diciassette cortometraggi da quindici diversi paesi del mondo. Dieci anteprime italiane, sei anteprime europee e un’anteprima mondiale tutte da scoprire. Direttamente dal Regno Unito troviamo “All That Glitters” diDan Bronzite e “Precious Hair & Beauty” diJohn Ogunmuyiwa, proseguendo con “Amissa Anima” diTatians Doroshenko, australiano e ambientato negli anni 80, “The Birds Fly Together” di Juan Felipe Grisales Tangarife e “The Trial” di Germán Arango in anteprima europea insieme a “Safe” e a “Untitled #1”; all’interno della sezione troviamo inoltre “Interfon 15” e “Good Morning, Ignacio” (anteprima europea), “Imposible decirte adios” (anteprima europea) di Yolanda Centeno, “From The Mountain” di Faisal Attrache, il canadese “Frimas” di Marianne Farley, l’iraniano “Dog” di MohamadHassan Yassaee in anteprima mondiale, il tedesco “Current” di Katharina Schnekenbühl in anteprima europea, il francese “Censor Of Dreams” e a chiudere la sezione “Brother Troll” e “August Sky”.
La sezione studenti accoglie invece a braccia aperte undici opere provenienti dalle scuole di cinema di tutto il mondo! Tra le otto anteprime italiane e le due anteprime mondiali troviamo: “Lia” di Giulia Regini (anteprima mondiale) e “Con gli occhi tuoi” dalla Scuola Volonté. Troviamo inoltre l’acclamatissimo “Fantasma Neon”, già presentato in 14 festival differenti e doppiamente vincitore al Festival di Locarno; “Hourglass House” di Yinghai Hu in anteprima mondiale, “Master” diMargarita Titova, “Progress” dalla Repubblica Ceca, “Reina” che racconta del sogno infranto di Lola, il divertentissimo “Talponi” di Vanja Victor Kabir Tognola, “Night Visit” di Mya Kaplan e i due cortometraggi della Lodz Film School: “The Wildwood Diptych” e “Venus of Willendorf”.
Le sette anteprime italiane della sezione Animations comprendono invece: “Ad Ogni Alba” di Simone Massi, basato sulla canzonetratta dal concept album “9 minuti 9” di Fiumanò Domenico Violi; l’appariscente “Elena” di Biruté Sodeikaité, l’italiano “Flumina” di Antonello Matarazzo; il messicano “My Son Has a Dinosaur” di Alfredo Salomón, il particolarissimo “Stereotype” dei fratelli gemelli Nahyun e Dahyun Beak e infine l’avvincente “Stone Heart” di Humberto Rodrigues.