L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI RIFF
Un festival indipendente, ma soprattutto libero
Ci sono festival in cui talvolta il prezzo di lustrini e red carpet si fa salato, quando anche una bella manifestazione culturale, che dovrebbe in primis avere come catalizzatore il cinema, si trasforma piuttosto in una bagarre politica su “nominati” ed esclusi eccellenti. Talvolta accade così che direzioni artistiche di tutto rispetto vengano sostituite con altre, non meno gradite, ma evidentemente imposte. Inutile fra polemica laddove altri si sono già largamente espressi, il RIFF tuttavia proprio in questo clima infuocato, afferma ancora una volta la sua vocazione all’indipendenza. Organizzare un festival di cinema cosiddetto ”indie” per ben undici anni nel cuore della città eterna, rappresenta per noi molto più che un vanto, ora che manifestazioni artistiche evidentemente più suscettibili a “pressioni” esterne, pagano non senza rammarico una visibilità raggiunta in modo agevole. Insomma c’è chi parte e c’è chi resta ed il RIFF resta, continuando con fierezza e determinazione il suo percorso artistico, dal momento che parafrasando Wilde, chiamarsi RIFF ha un suo valido perché.
